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Ciao Dario Domani ore 12 piazza Duomo

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Rilanciamo la testimonianza di Luciana Castellina, sul Manifesto del 14 ottobre 2016, dal titolo “Non fu l’alcaselzer della borghesia”.

“Si avvertì d’improvviso uno scoppio tanto potente da far tremare i vetri delle finestre. In pochi minuti sapemmo che a Piazza Venezia era esplosa una bomba. Franca prese il telefono e chiamò la polizia:«Sono stati i fascisti?» – chiese. «Macché fascisti e fascisti, signora»- fu la risposta sprezzante della Questura. Telefonò a Dario, che era a Milano. E così sapemmo della contemporanea bomba di Piazza Fontana, alla Banca dell’Agricoltura. Da allora, e per molti anni, il 12 dicembre divenne la scadenza principale di tutto il movimento: a ricordare la data dell’inizio della strategia del terrore.

Per anni, prima di allora, ci eravamo incontrati nei teatrini dei circoli dell’Arci dove era emigrato quando aveva abbandonato i teatri che lui chiamava «borghesi». Perché, diceva, «non voglio essere l’alcaselzer della borghesia che ride un po’ su se stessa per autoassolversi». In realtà il successo della sua straordinaria invenzione teatrale fu n crescendo, non importa dove lui e Franca andavano a recitare.

Sì, all’inizio dell’avventura del manifesto Dario e Franca ci erano stati subito compagni. Un incontro naturale  per chi, come loro, e al massimo dell’espressione artistica, si era proposto «di prendere per i fondelli il potere», di «dargli fastidio». Proprio per questo, dopo il travolgente successo di Canzonissima, la Rai emise il bando che li allontanò da tutti i programmi dell’emittente pubblica per ben 15 anni, dal 1962 al 1977!

Fummo proprio noi del manifesto a riportarlo su quegli schermi, surrettiziamente, almeno per mezz’ora: non come regista e/o attore, bensì come partecipe della

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Transatlantic Trade and Investment Partnership Il Consilio Comunale di Senago dice NO

nottipIl Consiglio Comunale del 13 luglio ha preso posizione contro il TTIP schierando il Comune a fianco di diverse città europee (enti e associazioni) che hanno intrapreso azioni per segnalare il dissenso delle proprie Comunità al TTIP. Una maggioranza trasversale che non ha avuto paura delle proprie opinioni. Di seguito il comunicato stampa:

“Il Consiglio Comunale di Senago, rilevato che:

– l’obiettivo prioritario di tale Partenariato è quello dell’eliminazione di tutte le barriere “non tariffarie”, che altro non sono che norme volte alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, alla salvaguardia dei beni comuni, alla garanzia di standard per la sicurezza alimentare, per la tutela dell’ambiente e della dignità sociale;

– il programma di deregolamentazione previsto dal TTIP mira a creare nuovi mercati con l’apertura dei servizi pubblici e dei contratti per appalti governativi alla concorrenza di imprese transnazionali, minacciando di provocare un’ulteriore ondata di privatizzazioni in settori chiave come la sanità e l’istruzione;

– l’assoluta segretezza con cui vengono condotti i negoziati, che non prevedono alcun coinvolgimento né delle popolazioni, né delle istituzioni che a tutti i livelli le rappresentano, costituisce un preciso attacco al diritto dei cittadini e delle comunità locali di conoscere i termini e le conseguenze di tali negoziati e di potersi pronunciare nel merito;

– il diritto degli investitori transnazionali a citare in giudizio i governi e le autorità locali, in seguito all’approvazione di norme e/o delibere di interesse generale che potrebbero pregiudicarne i profitti, costituisce un gravissimo ‘vulnus’ democratico, un’inaccettabile compressione dell’autonomia delle autorità pubbliche e un’azione destrutturante sulla coesione sociale delle comunità territoriali (leggi l’intero documento sul sito del Comune)…

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Golpe e controgolpe La Turchia verso la dittatura personale?

erdoDifficile commentare quanto sta succedendo in Turchia.Voglio solo esprimere uno stato d’animo che credo comune. Va bene difendere un governo democraticamente eletto, come  quello di Erdogan, a fronte di militari ribelli. Va bene punire chi si è rivoltato, commettendo crimini, contro il potere legittimamente costituito in un regime parlamentare. Va bene anche uno stato d’emergenza e una restrizione provvisoria di alcune libertà costituzionali solo per il tempo necessario a ripristinare la legalità della supremazia del Parlamento e del governo sugli insorgenti. Ma adesso che le agenzie di stampa ci parlano di 50.000, forse 70.000 tra arresti, licenziamenti, allontanamenti, purghe di cittadini, va ancora bene? E di quali cittadini si parla? Per i militari possiamo immaginare che vi sia un reato di “alto tradimento”verso il potere politico-istituzionale. Ma i militari direttamente coinvolti si sono macchiati di colpe specifiche e di responsabilità personali dimostrabili di fronte ad un tribunale che li processerà applicando il diritto penale turco? Dovrebbe essere così. E i magistrati che colpe hanno avuto? Quale tradimento si può imputare loro? Hanno partecipato, fomentato, sostenuto direttamente e personalmente il golpe? E il governo turco ha prove così schiaccianti da arrestarli in massa? E i giornalisti che colpe specifiche hanno avuto ? E gli insegnanti? E gli iman? E i dipendenti pubblici di varie amministrazioni arrestati, sospesi, licenziati? Difficile credere che tutte queste persone abbiano delle responsabilità personali tali da giustificare arresti  e pestaggi. Difficile anche credere, senza tentazioni “complottiste”, che in poche ore l’Amministrazione Erdogan sia stata in grado di arresti di massa mirati, chirurgici. Segno che c’erano da tempo liste di proscrizione già belle pronte? Non è  che tra …

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Comunque vada vince l’egoismo

JoCoxComunque vada ha vinto l’egoismo.

In attesa degli ultimi spogli (scrivo alle 6am di venerdì 24) la vittoria dei fautori della brexit sembra assai probabile e fotografa la situazione prevista, una sostanziale spaccatura a metà tra chi, tra i cittadini del Regno Unito, vuole restare in Europa e chi invece preferisce uscirne.

Andranno a stare meglio o peggio ?
Come impatterà sulle vite degli altri cittadini europei ?

Fino ad ora sono state fatte solo ipotesi ma, soprattutto, sono state fatte per cercare di portare acqua ad uno dei due mulini.

Fra qualche ora sapremo con esattezza quale delle due parti ha vinto il democratico confronto referendario, che va rispettato, ma chiunque vinca, dentro o fuori l’Unione Europea, sia nel Regno Unito che nel resto della UE, non può prendere semplicemente atto del risultato.

Intanto perché poco meno della metà degli elettori anglosassoni non sarà comunque soddisfatta e qualche risposta bisognerà darla anche a loro, ma anche perché il risultato è figlio di una grave crisi generalizzata, anche di valori, ma è soprattutto figlio della miopia delle classi dirigenti europee degli ultimi decenni.…

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The Floating Piers Camminare sulle acque con Christo

floating piers2Dal 18 giugno al 3 luglio si potrà camminare in sicurezza sulle acque del lago di Iseo e attraversarlo da Sulzano a Montisola e poi fino all’isola di San Paolo. Attraverso dei pontili galleggianti (“floating piers”) larghi 16 metri e lunghi 3 km. Pontili ricoperti di stoffa color giallo zafferano. L’idea bizzarra è di Christo, l’artista celebre per i suoi involucri, che ha realizzato questa opera imponente, a spese sue e per la meraviglia dei numerosi visitatori che sono stimati nell’ordine dei 500.000. Sarà un grande evento mondiale che riporterà al centro christodell’attenzione l’artista bulgaro celebre per le sue opere che hanno “avvolto” tanti luoghi del mondo ma anche un territorio, come quello del lago di Iseo, tra i più belli del nostro paese. Christo insieme alla moglie Jeanne-Claude, morta nel 2009, è uno dei più noti esponenti di quel movimento detto “land artist”, sorto negli Usa tra il 1967 e il 1968, che ha fatto dell’intervento diretto degli artisti sul territorio naturale il luogo della loro espressione. Spesso spettacolare o più semplicemente riflessiva. Le sue opere principali sono state anche molto controverse. Noi ricordiamo, solo per stimolare la curiosità, la Valley Curtain (1970), il Pont Neuf  di Parigi (1985), il Reichstag (1995), Little bay a Sydney in Australia(1968-69).isole circondate

Per conoscerlo più da vicino basta visitare la mostra al Museo di Santa Giulia Brescia (dal 7 aprile al 18 settembre) dove si ripercorrono tutti i suoi “progetti d’acqua” e si racconta l’idea e la realizzazione dei “floating piers” che segnano il ritorno di Christo in Italia dopo 40 anni. Visitare la mostra è anche uno dei modi per finanziare …