Ripropongo il testo della mia adesione di maggio invitando i cittadini a fare altrettanto.
L’iniziativa organizzata dalla lista Insieme per Cambiare è lodevole, per diversi motivi.
Primo perché riporta al centro dell’attenzione pubblica un tema ambientale troppo trascurato: quello del Fiume Seveso. Una risorsa dimenticata da questa Amministrazione comunale.
Secondo perché lo fa in maniera ben strutturata e articolata tale da permettere ad ognuno di avvicinarsi, studiare, pensare e progettare insieme un futuro ambientalmente più sostenibile che fondi le sue radici sulle “nostre ragioni ambientali” ed il fiume Seveso è una di queste. Si perché il Fiume Seveso è stato la matrice della nostra storia umana ed urbana e può tronare ad essere centrale nella vita della nostra comunità. E’ attorno ad esso che sono nati gli insediamenti di Palazzolo, Dugnano e Paderno. Quando l’acqua era pulita e il fiume era ben visibile e forse anche ricco di pesci.
Poi l’industrializzazione e l’urbanesimo del ‘900, insieme all’avidità edificatoria degli anni successivi, ne hanno nascosto il profilo, incementato gli argini, coperto il letto e distrutto l’ambiente circostante fino a farlo diventare una “fogna a cielo aperto”. E poi un problema idraulico anche per Milano.
E’ solo con il Contratto di Fiume degli anni ‘90 e con l’iniziativa del Centrosinistra che rinasce, almeno a Paderno Dugnano, l’idea di “Fiume”. Con il PRG del 1999, grazie all’architetto Paolo Maffioletti, Paderno è il primo Comune che prevede nel suo strumento urbanistico un “Parco Urbano del Seveso” dentro il proprio territorio. Parco che nei successivi anni si è cercato di realizzare e ampliare.
Ma il Centrodestra che governa Paderno dal 2009 ha abbandonato questo obiettivo.…