A proposito di parchi..(1)

Quando parliamo di parchi dobbiamo innanzitutto ricordare che ci sono alcune considerazioni preliminari da fare.

La prima è che ci sono parchi privati e parchi pubblici. Tra quelli privati solo quelli storici sono vincolati dalle Sopraintendenze ai beni Architettonici ed Ambientali regionali.

I parchi pubblici hanno (semplificando) tre diverse tipi di protezione a seconda dei vincoli urbanistici che li definiscono: ci sono parchi comunali, parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS ) come il Grugnotorto oggi Grubria e i parchi regionali, come il Parco Nord).

Il sistema dei vincoli che protegge quelle aree verdi, dentro il loro perimetro, è a protezione graduale. Però ogni area anche quelle dentro i parchi possono essere modificate da una maggioranza (di moderni Attila) che può cambiarne la destinazione.

Da noi è già successo con il tentativo del Parco di via Goriza, con la modifica del perimetro fatta da Alparone del parco PLIS per un’area a Incirano e dalla Regione Lombardia che ha tentato di modificare alcune aree del Parco Sud.

Quindi un parco non è per sempre. Bisogna sempre stare attenti. Questo vale anche per i parchi di Paderno Dugnano.

Attenzione alle imitazioni..

Un parco è un parco è un parco, per parafrasare una celebre citazione di Gertrude Stein.

Però c’è parco e parco.

Innanzitutto quello che appare nell’immagine sopracitata, realizzata da una lista di centrodestra, è una mezza bufala. Primo perché quell’area non l’ha acquisita al patrimonio pubblico il centrodestra ma il centrosinistra prima del 2009. Secondo perché la sistemazione di quell’area è in corso in questi mesi e non c’entra nulla il centrodestra.

Se poi invece si intende ragionare davvero sulla possibilità di avere, in centro tra Paderno e Dugnano (tra le vie Rotondi e via Roma) un vero parco storico da rendere pubblico allora bisogna avere un po’ più di coraggio e guardare al programma della Lista Sinistra per Paderno Dugnano al segmento “più qualità ambientale”.

Lì dentro c’è una proposta che sottoponiamo a tutto il centrosinistra e a tutta la città.

Ai blocchi di partenza..

E’ iniziata formalmente la campagna elettorale per le elezioni comunali di Paderno Dugnano e per le europee del 8 e 9 giugno 2024. Ricordiamo come sono state preparate, dai partiti e dalle liste civiche, le elezioni comunali locali.

Quattro sono i candidati sindaci: Laura Bassanetti per PRC-PDCI, Mauro DeSimone per Alleanza per Paderno lista di destra in dissenso con Boffi, Roberto Boffi per il centrodestra e Anna Varisco per il centrosinsitra.13 le liste in campo per 268 candidati consiglieri comunali. Delle 13 Liste 6 rappresentano partiti nazionali e ben 7 sono liste civiche locali. E’ un dato.

Guardando poi alla composizione delle liste sembra di leggere una certa stanchezza/ difficoltà nel trovare dei candidati disponibili. Infatti delle 13 liste solo 4 propongono 24 candidati, tutte le altre ne candidano un numero inferiore. Vorrà dire qualcosa?

A pieno regime solo la lista di Alleanza per Paderno, Fratelli d’ Italia, Insieme per cambiare e Sinistra per Paderno Dugnano. Altra curiosità sono le assenza: da quella di E.Casati a quella di V.Testa di Futura e di Rienzo e Papaleo dalla Lega. Una conferma la presenza di S.Arosio in FdI.

Quanto ai programmi ne parleremo in un prossimo post.…

Per il Parlamento europeo

Articolo di Ottorino Pagani:

Per rafforzare il Parlamento europeo

Libertà e Giustizia, in collaborazione con Cgil Milano, ha elaborato dieci richieste da rivolgere alle candidate e ai candidati che si presenteranno alle prossime elezioni europee: dieci aree di impegno in cui promuovere, nel caso di elezione, azioni fondamentali per la democratizzazione dellUnione, il rafforzamento del Parlamento – unico organo elettivo europeo – e la piena partecipazione della cittadinanza europea:

  • 1- Rafforzare il principio democratico nellUnione europea.
  • 2- Trasformare lUnione europea in un vero Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia.
  • 3- Realizzare luguaglianza e combattere le discriminazioni.
  • 4- Incoraggiare la partecipazione civica.
  • 5- Superare lapproccio intergovernativo in materia di migrazione e asilo.
  • 6- Promuovere lo spazio giudiziario europeo.
  • 7- Democratizzare la nascente politica di difesa europea.
  • 8- Assicurare il diritto alla salute. 
  • 9- Rafforzare il Green deal europeo.
  • 10- Agire per unAgenda della società civile europea.

Condivido le richieste e in particolare le motivazioni per:

Assicurare il diritto alla salute: La crisi del Covid-19 ha dimostrato che lazione dellUnione è fondamentale per promuovere il godimento del diritto alla salute da parte di quanti si trovino sul territorio dellUnione. Anche se in questo campo il Trattato prevede solo misure di supporto dellazione degli Stati membri, escludendo misure legislative di armonizzazione, molto si può fare in materia di formazione e ricerca congiunta, libera circolazione delle professioni sanitarie, riconoscimento reciproco dei titoli, creazione di riserve strategiche di medicinali. A questo proposito chiediamo un impegno, in caso di elezione, a:

operare

Riparte il Frecciarancio?

Dal quotidiano IL Giorno del 14 maggio:

Milano riaccende il Frecciarancio. I fondi ci sono, gara contro il tempo

di Gabriele Bassani

Coperta tutta la spesa, cofinanziata da Regione, Stato e Comuni e lievitata a 182 milioni per 12 chilometri. Ora bisogna arrivare all’affidamento dei lavori sul tram della Comasina entro il 31 dicembre di quest’anno.

Adesso è nero su bianco: i soldi per la metrotranvia Limbiate-Milano ci sono tutti, compresi gli extracosti dovuti ai rincari di materie prime e lavorazioni, compresi i ripristini dei finanziamenti andati perduti per i ritardi. Adesso occorre “solo“ partire con la gara d’appalto e questo lo dovrà fare MM Spa, l’azienda della metropolitana del Comune di Milano con l’obbligo di arrivare all’affidamento entro il 31 dicembre di quest’anno.

Il passo in avanti concreto è rappresentato dalla determinazione dirigenziale numero 3659 del Comune di Milano, approvata il 9 maggio scorso, con la quale si accerta in maniera definitiva il quadro economico dell’intervento di riqualificazione della tranvia extraurbana Milano-Limbiate, che ad oggi ammonta alla bella cifra di 182.660.000 euro, che spalmati su una lunghezza complessiva di 11,7 chilometri fanno un impressionante costo di 15 milioni e 611.965 euro al chilometro. La copertura di questo costo complessivo dell’opera che è divisa in due lotti, il primo per la tratta dal deposito di Varedo a Comasina e il secondo da Limbiate-Mombello al deposito di Varedo è garantita da più enti.

Nello specifico, alla copertura della spesa concorrono il Comune di Milano per 14.786.727 euro, Regione Lombardia per 20.852.765 euro, lo Stato per 137.275.000 euro circa, tra cui gli 88 milioni stanziati in extremis il 23 dicembre dello scorso …