Non è un film… Gli studenti di Gavirate in "maglietta rossa" già nel 2015

Una canzone, delle immagini, una lezione di vita. Gli studenti della “Carducci” di Gavirate fanno scuola anche così. Postato su You tube nel dicembre 2015. Il testo della canzone è di Fiorella Mannoria: ” compresa nel nuovo album  intitolato “Sud”. In questa canzone oltre al duetto con il rapper Frankie spicca la voce del cantante senegalese Natty Fred.

MANNOIA:
Non è un film
quello che scorre intorno
che vediamo ogni ogni giorno
che giriamo distogliendo lo sguardo.
Non è un film e non sono comparse
le persone disperse sospese
e diverse tra noi e lo sfondo,
e il resto del mondo
che attraversa il confine
ma il confine è rotondo
si sposta man mano che muoviamo lo sguardo
ci sembra lontano
perché siamo in ritardo,
perenne, costante,
ne basta un istante,
a un passo dal centro
è già troppo distante,
a un passo dal mare
è già troppo battaglia,
ad un passo da qui era tutta campagna.
Oggi tutto è diverso una vita mai vista
questo qui non è un film e non sei protagonista,
puoi chiamare lo stop ma non sei il regista
ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista

Cercatelo su: www.youtube.com

 

 

Flash mob in maglietta rossa Stamane, in piazza della Resistenza

“Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità
Sabato 7 luglio: indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà
Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.
Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo
politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa
emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità.
Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando
da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.
d. Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo …

Beni comuni? Proviamoci

 

Il dibattito sui Beni Comuni comincia a farsi largo come nuova proposta di cambiamento delle politiche liberiste, liberalizzatrici ed espropriative dei beni popolari. In questi giorni c’è stato il II° Festival dei beni comuni al Comune  di Chieri (To), dove si sono affrontati temi di carattere  generale e locale.  I principali ispiratori di questa nuovo pensiero sono stati Stefano Rodotà e Ugo Mattei. Qualche comune vicino a noi ha anche adottato un “Regolamento sui beni comuni”. Per questo rilancio il Bando della Fondazione Comunitaria del Nord Milano che cerca di favorire  progetti che vadano in questa direzione innovativa. Ecco il loro comunicato:

 

“E’ online il nostro nuovo bando Beni Comuni

Abbiamo pubblicato il nuovo bando 2018.6 “Beni comuni: attivatori del bene comune”, con uno stanziamento di 75.500,00 euro, per sostenere interventi finalizzati a dare nuova “vita”, attraverso l’attivazione della comunità, a spazi significativi in disuso o sottoutilizzati.

Saranno dunque determinanti le iniziative educative collegate ai progetti rivolte specialmente alle nuove generazioni e finalizzate a promuovere consapevolezza e rispettodei beni comuni e il loro coinvolgimento nella cura e nella rigenerazione degli stessi.

Il bando  sarà strutturato in due fasi:
Fase 1 – Una call for ideas raccoglierà tutte le proposte e ne pre-selezionerà solo alcune; queste ultime potranno beneficiare di un incontro collettivo con la Fondazione di Comunità per approfondire le priorità del bando e completare la propria idea progettuale.;

Fase 2 – Dei progetti pre-selezionati nella prima fase, solo quelli ritenuti migliori verranno selezionati in modo definitivo e finanziati.

Se siete interessati a partecipare, partecipate alla prima fase e proponete il vostro progetto …

Immigrazione o invasione? Cominciamo a ragionare sui dati

Che il tema dell’immigrazione sia il preferito dal Ministro della “Crudeltà” è un fatto. Come è un dato di fatto che gran parte della popolazione italiana (anche di sinistra) abbia un percezione alterata rispetto alla realtà dei fatti. Ma questa “percezione” è anch’essa un fatto condiviso da migliaia di cittadini europei; perfino dagli ungheresi dove l’immigrazione è quasi assente. Come contrastare questa deriva? Non conosco molte risposte se non quella della ragione. E la ragione mi dice che dobbiamo ripartire dai dati di realtà. Anche sul fenomeno immigrazione a Paderno Dugnano, sul quale tornerò nei prossimi giorni. Oggi partiamo da un articolo del Sole 24, noto quotidiano “estremista”. E’ un’analisi breve  di  Carlo Andrea Finotto,  che riproduco per stralci, e  che ci fornisce informazioni preziose relative al rapporto immigrati/sistema previdenziale, contributo dell’immigrazione nei settori economici e  problema demografico italiano. Di seguito l’articolo:

 

“Immigrati: il rapporto costi-benefici è positivo per l’Italia. Ecco perché”

Gli immigrati regolari residenti in Italia portano più costi o più benefici? La seconda che avete letto. E a dirlo, ripetutamente, sono una serie di studi e report statistici di soggetti autorevoli come la Fondazione Leone Moressa di Venezia e l’Inps.

Proprisul contributo degli immigrati all’equilibrio del sistema pensionistico italiano è ritornato il presidente dell’Inps Tito Boeri durante la relazione annuale, ribadendo quanto detto, peraltro, esattamente un anno prima – il 4 luglio 2017 – con un governo di segno opposto rispetto a quello attuale.

L’impatto sul futuro legato alla mancanza di nuovi immigrati regolari 
Boeri ha ribadito quanto va ripetendo da tempo e che nei giorni scorsi è stato contestato dal