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25 Novembre 2016 I Comuni contro la violenza alle donne

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“Era il lontano marzo 1976 quando oltre duemila donne, di 40 paesi, diedero vita al tribunale internazionale sui crimini contro le donne, al Palazzo dei Congressi di Bruxelles. «Per la prima volta – scriveva Simone de Beauvoir – le donne provenienti da ogni parte del mondo prenderanno coscienza dello scandalo della loro condizione, una condizione considerata come fonte di veri e propri crimini».” Così Norma Rangeri introduce il supplemento monografico, che consiglio, al Manifesto, “Il corpo del delitto” in edicola dal 23 novembre. Dopo 40 anni siamo ancora qui a cercare di contrastare e capire un fenomeno tanto atroce che “confonde l’amore con la morte”. Ma forte è ormai la consapevolezza che non bisogna tacere. Numerose le iniziative in vista del 25 novembre e positivamente in prima fila troviamo questa volta le Amministrazioni comunali. Molte di esse, oltre alle iniziative culturali e di denuncia, hanno messo in campo servizi di aiuto con sportelli e servizi di supporto alle donne. Mi limito a citare solo le iniziative “più vicine” a noi. Paderno Dugnano, Senago, Limbiate, Cinisello Balsamo, Bresso etc..Crediamo sia un buon segno per la diffusione di una cultura del rispetto e al contempo della condanna della violenza alle donne.

A Paderno Dugnano

E’ partita la campagna per DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE…Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, anche quest’anno il Comune di Paderno Dugnano promuove le iniziative:

METTICI LA FACCIA!: uno scatto fotografico per dire tutti insieme MAI PIU’. Unisciti alla gallery presso la Biblioteca Tilane

IL TRENO DELLA VITA…

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La critica dura di Raniero La Valle No al Referendum

ranieroRaniero La Valle è uno dei più prestigiosi intellettuali del cattolicesimo democratico. Ha investito molto sul Concilio Vaticano II e  dopo un lungo percorso giornalistico e politico è approdato a posizioni decisamente critiche, anche della sinistra riformista. Ha fondato nel 2008 il Manifesto per la Sinistra Cristiana che si propone anche il rilancio della partecipazione politica e dei valori fondanti del patto costituzionale del ’48 e la critica della democrazia maggioritaria. Tante le sue battaglie civili e democratiche e numerosi i suoi libri. L’ultimo del 2015 dal titolo Chi sono io, Francesco?, Cronache di cose mai viste, Milano, Ponte alle Grazie. E’ coerentemente molto attivo nella campagna referendaria per il no alla riforma della Costituzione approvata dal Parlamento. Oggi un breve dialogo con Michele Serra su La Repubblica  che riporto:

“Caro Serra su L’amaca di domenica scorsa, lei si è si mostrato d’accordo con la mia “spiegazione” (citata da Micromega) secondo cui la Costituzione renziana è il punto d’arrivo di una restaurazione consistente nel trasferire la sovranità dal popolo ai mercati, concetto da lui definito “folgorante” per quanto è vero. Ma poiché ciò si sarebbe già realizzato da tempo, segnando una sconfitta della sinistra, nella quale lo stesso Serra si annovera, i trenta-quarantenni di oggi non farebbero che prenderne atto.

Secondo questa tesi la riforma Boschi-Renzi non farebbe che tradurre in norme questa nuova realtà, e questa sarebbe la ragione di votare “sì” a questa innocente proposta. Ne verrebbe dunque confermato che il popolo non è più sovrano, sovrani sono i mercati e la nuova Costituzione invece di permettere e promuovere la riconquista della sovranità al popolo, la consegnerebbe,

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Luci sulla città Telegrammi dalla Città Metropolitana

immagini_quotidiano_netTre notizie diverse da tre città vicine. Danno il senso di un’attenzione al territorio e alla vita comunitaria che non sentiamo più nella nostra città. La valorizzazione della biblioteca comunale a Bresso, l’incremento della raccolta differenziata a Cusano Milanino e l’impegno di promozione del commercio locale a Cinisello Balsamo. Abbiamo anche noi situazioni molto simili ma non sappiamo come cavarcela, se non con un profilo basso e poco innovativo. Forse sollevando lo sguardo oltre l’orizzonte dei nostri confini municipali  si potrebbe cogliere la direzione di molte dinamiche sociali e collegare qualche risorsa pubblica (e privata) per aiutare la rinascita dei nostri territori.

1.Una nuova biblioteca a Bresso

Sabato 22 ottobre il Sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli ha inaugurato la nuova biblioteca comunale in via Centurelli, 48. Un comunicato stampa “LA BIBLIOTECA C’E’ “ avvisava dell’avvenimento. “Finalmente apre i battenti la nuova Biblioteca: felice connubio tra il mantenimento della memoria storica, ex asilo Pio XI, e le moderne tecnologie…Per l’occasione numerose iniziative culturali per tutta la giornata di festa dal mattino fino al tardo pomeriggio con letture, fiabe, spettacoli, giocoleria e intrattenimenti musicali.. Molte le iniziative anche dentro la Nuova Biblioteca di via Centurelli 48 oltre alle visite guidate, con  la possibilità di conoscere gli spazi belli, luminosi e accoglienti del nuovo polo culturale anche laboratori per i più piccoli, proiezioni di cortometraggi, letture sceniche e spettacoli per grandi e piccini.”
Importante anche il messaggio lanciato ai cittadini con un invito di Malala Yousafzai, Premio Nobel per la Pace :” Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti”.

2.Nuova raccolta

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Piccolo Grande Cinema 2016 Il cinema Area Metropolis 2.0 in prima fila.

anteprima Captain FantasticRicevo dall’ Ufficio Stampa della Fondazione Cineteca Italiana il seguente comunicato stampa che volentieri rilancio: “Sta per cominciare la nona edizione di Piccolo Grande Cinema, il festival cinematografico delle nuove generazioni a cura di Fondazione Cineteca Italiana, che si svolgerà quest’anno dal 4 al 13 novembre presso Spazio Oberdan, MIC-Museo Interattivo del cinema e Area Metropolis 2.0.

Ci saranno 12 anteprime internazionali di film per bambini e ragazzi tra cui Captain Fantastic di Matt Ross con protagonista Viggo Mortensen, Sing Street di John Carney presentato al Sundance Film Festival e My Life as a Zucchini di Claude Barras presentato a Cannes e candidato agli Oscar;

Inaugurazione esclusiva per i bambini della Notte al Museo del percorso olfattivo “Al cinema col naso – i film come non li avete mai sentiti”, per potenziare la visione di sequenze di film con la multisensorialità in versione high tech; la ormai celebre notte al MIC per 20 impavidi bambini che dormiranno in sala cinema; la sezione Neverland, composta da film per adulti che riflettono sull’adolescenza; l’omaggio cinematografico a Luigi Comencini, maestro del cinema italiano, fondatore della Cineteca Italiana, di cui ricorre il centesimo anniversario dalla nascita; il concerto degli Swing Kids, un’orchestra di giovani svizzeri che creano lo scompiglio ad ogni esibizione; un laboratorio di critica cinematografica e di doppiaggio, l’Open Day delle Scuole e dei Corsi di Cinema per dare la possibilità alle famiglie di scoprire le professioni del cinema per i propri ragazzi.

Gli ospiti di questa edizione: i registi Bruno Bozzetto e Ivan Cotroneo, il cantautore Giò Sada, vincitore di X Factor 2015, e il giovane autore e videomaker Giacomo …

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Ciao Dario Domani ore 12 piazza Duomo

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Rilanciamo la testimonianza di Luciana Castellina, sul Manifesto del 14 ottobre 2016, dal titolo “Non fu l’alcaselzer della borghesia”.

“Si avvertì d’improvviso uno scoppio tanto potente da far tremare i vetri delle finestre. In pochi minuti sapemmo che a Piazza Venezia era esplosa una bomba. Franca prese il telefono e chiamò la polizia:«Sono stati i fascisti?» – chiese. «Macché fascisti e fascisti, signora»- fu la risposta sprezzante della Questura. Telefonò a Dario, che era a Milano. E così sapemmo della contemporanea bomba di Piazza Fontana, alla Banca dell’Agricoltura. Da allora, e per molti anni, il 12 dicembre divenne la scadenza principale di tutto il movimento: a ricordare la data dell’inizio della strategia del terrore.

Per anni, prima di allora, ci eravamo incontrati nei teatrini dei circoli dell’Arci dove era emigrato quando aveva abbandonato i teatri che lui chiamava «borghesi». Perché, diceva, «non voglio essere l’alcaselzer della borghesia che ride un po’ su se stessa per autoassolversi». In realtà il successo della sua straordinaria invenzione teatrale fu n crescendo, non importa dove lui e Franca andavano a recitare.

Sì, all’inizio dell’avventura del manifesto Dario e Franca ci erano stati subito compagni. Un incontro naturale  per chi, come loro, e al massimo dell’espressione artistica, si era proposto «di prendere per i fondelli il potere», di «dargli fastidio». Proprio per questo, dopo il travolgente successo di Canzonissima, la Rai emise il bando che li allontanò da tutti i programmi dell’emittente pubblica per ben 15 anni, dal 1962 al 1977!

Fummo proprio noi del manifesto a riportarlo su quegli schermi, surrettiziamente, almeno per mezz’ora: non come regista e/o attore, bensì come partecipe della