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Ancora sulle Unioni civili Reportage di Daniela Caputo

 

 

diritti civiliA una settimana dal FLASH MOB IN PIAZZA DUOMO  ecco il racconto della Consigliera CAPUTO DANIELA.

” Noi a casa avevamo solo la bandiera della PACE, ma è uno dei Valori Costituzionali a cui il Nostro Stato deve necessariamente dare concretezza. L’arcobaleno è un simbolo di gioia, dentro può contenere tanti diritti civili, uniti, anche il tuo, il mio, ma vorrei contenesse anche il loro, perché è il NOSTRO. Non posso pensare che qualcuno non sia contenuto nell’arcobaleno e nel rispetto della tutela dei diritti. Per me non ci sono margini, confini, e non ci sono emarginati e confinati in campi, ci sono esseri Umani con diritti e doveri! Dopo la pioggia, spunta sempre l’arcobaleno.…

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Il cinema italiano visto da Milano 14^ Edizione. Allo Spazio Oberdan, al MIC e a Paderno Dugnano

cinema italianoIL CINEMA ITALIANO VISTO DA MILANO
FESTIVAL 14. EDIZIONE__5 – 12 MARZO 2016
Dal 5 al 12 marzo 2016 si terrà la 14esima edizione del Festival IL CINEMA ITALIANO VISTO DA MILANO, che avrà
luogo a Milano presso SPAZIO OBERDAN e MIC – Museo Interattivo del Cinema, e a Paderno Dugnano (MI) presso AREA METROPOLIS 2.0.
Il festival ha mantenuto negli anni la stessa prerogativa: tanto cinema italiano – lungometraggi e documentari, in anteprima
e in seconda visione, omaggi ed eventi speciali – e tanti autori e interpreti che vengono a raccontarlo per renderlo vivo e
vicino agli spettatori.
A maggio 2015 escono nelle sale Youth di Paolo Sorrentino e Il racconto dei racconti di Matteo Garrone: si ha la
percezione che siano gli ultimi due film di regia italiana che il pubblico ricordi prima del ciclone Checco Zalone, che si è
imposto ben 6 mesi più tardi. Esistono invece delle prove d’autore belle, originali e potenti, ingiustamente snobbate da pubblico e distribuzione.
Il Festival IL CINEMA ITALIANO VISTO DA MILANO è l’occasione per scoprirle e vivere, insieme, la passione e l’amore per il cinema del nostro Paese. L’edizione 2016 in breve…

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Primarie fuori programma I nodi al pettine/ 1. Di Marco coloretti

cromia_primarie_milano_2016Ricevo da Marco Coloretti, consigliere comunale del PD di Paderno Dugnano, questo articolo sulle Primarie di Milano che volentieri pubblico.

” Il lucido e appassionato articolo di Gianfranco sull’esito delle primarie milanesi mi ha stimolato una riflessione “a puntate” che chiedo gentilmente di ospitare su questo blog.

Perché, fatte le primarie e avuto l’esito che tutti si attendevano, vale la pena, secondo me, fare una riflessione a tutto tondo sull’esperienza milanese, sapendo che ora rimangono diversi nodi da sciogliere.

Il primo nodo è che si sono tenute delle primarie “fuori programma”. Mi spiego: a parte le dichiarazioni di forma sull’accettazione dell’esito da parte dei candidati e dei partiti di riferimento e una carta dei valori comuni che segnano il perimetro del centrosinistra (tutto bene), è mancato completamente un quadro programmatico di sintesi dentro il quale far crescere l’appeal del singolo candidato.

E’ mancato uno spartito comune, tant’è vero che la stessa campagna delle primarie si è caratterizzata soprattutto sull’asse continuità/discontinuità con l’esperienza della giunta Pisapia.

Questo a mio avviso rappresenta il primo nodo. C’è abbondanza di candidati nel centrosinistra, ma si fa fatica a costruire un profilo programmatico comune tale da divenire il collante su cui lavorare per il futuro amministrativo della città.…

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Gli ultimi tra gli ultimi

Voglio dedicare qualche riga, in questo giorno di Natale, agli ultimi tra gli ultimi: coloro che si trovano in carcere.

Me ne da lo spunto l’articolo con la vecchia intervista a Don Renato Rebuzzini riportata qualche giorno fa da Giovanni Giuranna sul suo blog, ma soprattutto la notizia del suicidio di Francesco Gattuccio, 64 anni, ex impiegato dell’Agenzia delle Entrate, condannato per avere ucciso, nel 2011, la badante romena della madre a Trabia vicino a Palermo.…

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Registro del Testamento Biologico Corte Costituzionale, diritti dell'uomo in Europa e diritto alla conoscenza

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Altri sabato di digiuno di dialogo sul registro del testamento Biologico a Paderno Dugnano per me, Gianni Rubagotti,Rita Tomaselli, Massimo Bricchi, Francesco Bilà, Silvia Molé e Daniela Camorali. 

Anche a sostegno di quello di altri 34 militanti radicali che chiedono: 

  • il completamento del plenum della Corte costituzionale;
  • la cessazione delle violazioni alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e del diritto comunitario;
  • una campagna dello Stato italiano in sede Onu per la transizione allo stato di diritto codificando – per affermarlo – il diritto umano alla conoscenza.